neoprof 2019 sicurezza ciclismo accpi

Non avendo ottenuto risultati concreti con le richieste formali avanzate da anni, nel 2019 l’ACCPI decide di scendere in campo concretamente dimostrando quanto il problema sia avvertito dalla popolazione e debba essere preso in considerazione da chi governa il nostro Paese.

«Se per fermare la vostra stupida violenza alla guida occorre una rivoluzione, la avrete. Siamo davvero stufi. Non è più tempo di parole, è ora che il cambiamento diventi realtà» commenta Marco Cavorso, che ben conosce la materia avendo perso il figlio Tommaso, proprio a causa di un incidente mortale che lo ha portato via a soli 14 anni.

La pedalata in più, che il sindacato dei ciclisti professionisti si augura diventi decisiva per tutelare chiunque pedala sulle nostre strade è la raccolta di firme a favore di una “legge salvaciclisti” che prenderà il via il prossimo mese su change.org.

«Non possiamo più permettere che i nostri ragazzi vengano buttati giù come birilli per mancata precedenza, velocità elevata o una banale ma fatale distrazione. Il sorpasso con una distanza minima di sicurezza deve diventare obbligatorio, l’uso del cellulare al volante deve essere penalizzato con il ritiro della patente, un omicidio stradale deve essere trattato alla pari di qualsiasi altro assassinio. Gli utenti deboli meritano rispetto e tutele adeguate. Che si tratti di un atleta professionista che pedala ogni giorno per lavoro, di un bambino che usa la bici per andare a scuola, di una mamma che è diretta al supermercato, di un padre di ritorno dal lavoro o di qualunque altra situazione, per tutti la vita è sacra».

Se ritieni anche tu quanto mai urgente chiedere maggiore rispetto per chi pedala, tieniti pronto per firmare la nostra petizione. Se siamo in tanti, non potranno non ascoltarci. Il nostro amato sport lo insegna: in gruppo si è più forti.