È di alcuni giorni fa la notizia secondo cui il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Calcio, Felice Belloli, avrebbe pronunciato parole sessiste e maschiliste che offendono le donne dello sport.
Risale a ieri invece la notizia che per protesta non si giocherà la finale di Coppa Italia di calcio femminile tra il Brescia e il Tavagnacco, in programma sabato prossimo. La decisione è stata presa da Aic e Aiac al termine dell’incontro tenutosi a Milano fra calciatrici e tecnici, in rappresentanza delle squadre di A e di B, per discutere della situazione in cui versa il calcio femminile, dopo la polemica per le dichiarazioni di Belloli durante la riunione del consiglio di dipartimento del calcio femminile del 5 marzo: “Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche”.
L’ACCPI, in particolare il settore femminile guidato da Alessandra Cappellotto, ci tiene a esprimere il proprio sostegno alle colleghe calciatrici che hanno richiesto le dimissioni immediate di Belloli. Proprio l’anno scorso in occasione del Giro d’Italia l’Assocorridori aveva sposato con i “bracciali arcobaleno” una campagna contro l’omofobia.
«Le Istituzioni devono dare l’esempio, siamo vicine alle calciatrici e siamo d’accordo con loro: non è ammissibile che un dirigente si esprima in questo modo mancando di rispetto alle atlete e alla loro professione» ha commentato la vicepresidente ACCPI Alessandra Cappellotto.
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