Soddisfazione in casa ACCPI per l’annullamento della delibera presidenziale FCI n. 30 del 30 maggio 2011

C’è grande soddisfazione in casa ACCPI per l’annullamento della delibera presidenziale FCI n. 30 del 30 maggio 2011, che chiudeva le porte dei campionati italiani e della maglia azzurra a tutti gli atleti che hanno avuto sanzioni per doping.
La pronuncia della Corte Federale della FCI di ieri ha ribadito quanto già sostenuto dall’Assocorridori e confermato dal Professore di Roma Piero Sandulli, presidente della Corte di Giustizia Federale della Figc e membro della Corte Federale della Federnuoto, nel parere pro veritate emesso su incarico dell’ACCPI nel luglio 2011: l’interpretazione retroattiva della legge non è ammissibile.
La Corte ha seguito l’esempio del Tas e del Cio che avevano già abolito la Regola 45, la cosiddette Osaka Rule, da cui discendeva la norma della federazione italiana.
Si è espressa partendo dal ricorso presentato nel dicembre 2011 dalla ciclista Annalisa Cucinotta, della Blue Star Group srl di Udine, ma va a vantaggio anche degli altri atleti nelle stesse condizioni.